Oggi con piacere diffondiamo questa interessante e completa intervista volta ad una delle nostre socie, Caterina Pinto, consulente e coach presso il centro Lernladen di Neukölln. L’intervista originale è opera di una associazione con la quale volentieri collaboriamo da diverso tempo, Rete Donne Berlino. Ecco il link alla Intervista Originale, ma potete anche leggerla direttamente qui.
Inserimento nel mondo del lavoro a Berlino? Ecco l’intervista di Rete Donne Berlino a Caterina Pinto, Bildungsberaterin presso il LernLaden di Neukölln a Berlino, ricca di preziosi consigli.
Hier die deutsche Version des Interviews:
Berlino Luglio 2015. Rete Donne Berlino ha conosciuto Caterina Pinto poco dopo l’inizio della sua attività presso il LernLaden (http://www.lnbb.de/lernlaeden/neukoelln/) nel Febbraio 2014, dove offre consulenze in italiano sulla formazione continua e l’inserimento nel mondo del lavoro tedesco. ReteDonne Berlino ha deciso di rivolgere a lei e al LernNetz Berlin-Brandenburg e.V. alcune domande dopo il primo anno e mezzo di attività nella capitale.
RDB: Il servizio di consulenza del LernLaden esiste a Berlino da 10 anni: per la prima volta, finalmente anche in lingua italiana. Perché questa decisione? Quali sono le motivazioni dietro questa decisione del Senato?
LernNetz Berlin-Brandenburg e.V.: Durante questi 10 anni i LernLäden di Berlino hanno sempre cercato di adattare la propria offerta di consulenza sulla base delle esigenze dei richiedenti, e al loro quartiere di residenza. In questo modo il progetto di consulenza “mobile” si è sviluppato parallelamente alla consulenza all’interno degli uffici del LernLaden ed è stato strutturato in modo da poter raggiungere diverse tipologie di utenti. Negli ultimi anni il LernLaden di Neukölln ha preso sempre più coscienza della crescente migrazione verso Berlino di cittadini provenienti del sud dell’Europa e del loro bisogno di consulenza in ambito formativo e lavorativo; per questo ha provveduto ad assumere consulenti che possano dare consulenze oltre che in inglese anche in italiano, francese e spagnolo.
RDB: Nel corso degli incontri mensili di ReteDonne Berlino si sono presentate molte donne italiane qualificate, di età e provenienze diverse, che desiderano inserirsi in modo appropriato nel mercato del lavoro. La consulenza offerta dal LernLaden di Neukölln ha una metodologia e un’attenzione particolare alle esigenze della migrazione femminile?
CP: Le caratteristiche specifiche della migrazione femminile hanno ovviamente bisogno di approcci e metodi specifici nel corso della consulenza. Non ci occupiamo di aspetti genericamente legati a tematiche interculturali e di genere, ma in particolare del ruolo della consulenza in se. Questa è prima di tutto una consulenza informativa volta ad offrire trasparenza al sistema. Cosa significa trasparenza al sistema?
Mi spiego: durante la consulenza vengono spiegati il sistema di formazione tedesco e le condizioni del mercato del lavoro tedesco, in modo tale che questi appaiano chiari e trasparenti agli utenti che di solito conoscono un sistema formativo e lavorativo completamente diverso.
Questo aspetto della consulenza mi piace definirlo „Lavoro di traduzione“, dato che spiega i parallelismi e le differenze nella qualificazione e nell’assunzione, in modo da offrire maggiori possibilità di scelta agli utenti. Per esempio è particolarmente importante spiegare la differenza tra le professioni regolamentate (N.d.T. medici, ingegneri, insegnanti, etc. che richiedono un riconoscimento obbligatorio del paese ospite per poter esercitare la professionehttp://ec.europa.eu/internal_market/qualifications/regprof/index.cfm?fuseaction=regProf.listCountry) e quelle non regolamentate (N.d.T. in genere relative alle arti o alle scienze umanistiche che non hanno bisogno di un riconoscimento ufficiale per poter esercitare http://www.anerkennung-in-deutschland.de/html/de/glossar.php#nicht_reglementierte_berufe), per poter valutare meglio i possibili ostacoli burocratici della procedura di riconoscimento dei propri titoli di studio in Germania (e in modo particolare a Berlino), o anche la differenza tra le Università (Universität, Hochschule), le FachHochschule le Ausbildung, dato che in Italia non esistono qualificazioni paragonabili a queste ultime due.
Dopo questa fase di “traduzione” del sistema è allora possibile approfondire quali siano gli interessi e gli obiettivi professionali dell’utente (questo sarebbe per esempio il punto di partenza in una consulenza con donne che si sono formate in Germania e che conoscono già le basi del sistema). Partendo dai desideri professionali e dai bisogni privati possiamo offrire una consulenza informativa specifica, per poter pianificare la realizzazione di questi obiettivi.
Un aspetto che emerge spesso durante la consulenza alle migranti è purtroppo la carenza di motivazione o la sottovalutazione delle proprie risorse, che impediscono di prendere decisioni sia nella sfera privata che quella lavorativa, o che in generale intralciano il processo decisionale. La mancanza di motivazione e la difficoltà nell’elaborare un processo decisionale si intersecano spesso con una decisione di migrare non ben pianificata o presa in maniera parzialmente inconsapevole. Quando le donne seguono il partner o il consiglio di una trasmissione televisiva e vengono a Berlino, mostrano spesso dopo l’arrivo scarse iniziative personali, investono meno nell’apprendimento della lingua tedesca e più in generale non si impegnano a fondo ad integrarsi nella città a livello privato e lavorativo. Entrambe queste problematiche sono oggetto della consulenza offerta dal LernLanden di Neukölln e dagli altri LernLäden a Berlino (uno a Ostkreuz e uno a Pankow).
Il problema principale riguarda la mancanza di motivazione o la migrazione non pianificata. In questo caso cerchiamo di utilizzare una specifica tecnica di colloquio. Ovvero rivolgiamo all’utente domande circa il motivo e l’interesse che le ha spinte a venire in Germania e in particolare a Berlino e insieme discutiamo su possibili alternative e aspettative: „Cosa motiva l’utente a stare qui? Quali sono state le cause determinanti per cui la persona ha deciso di lasciare l’Italia? Quali di queste cause son adesso ancora rilevanti per la persona? Come si immagina la sua vita tra 5 o 10 anni?“ Queste solo alcune delle domande che vengono poste nel corso della consulenza.
Il problema del sottovalutare le proprie competenze e abilità è purtroppo spesso un ostacolo tipico nella sfera femminile. Da un lato le donne vengono spinte da un’educazione tradizionale ad essere umili e a passare in secondo piano occupandosi degli altri (bambini p.e.), dall’altro lato il mondo del lavoro è caratterizzato da uno spirito di concorrenza, che necessita spavalderia, grande sicurezza e consapevolezza di sè.
Molte donne soffrono dopo la migrazione a causa della loro (spesso) scarsa competenza linguistica, che comporta una „skill downgrading“ nel mercato del lavoro. Questo capita spesso con personale mediamente specializzato (laureate in scienze umanistiche senza competenze specifiche o prive di esperienze lavorative, o persone con poche esperienze pratiche nel modo del lavoro ad un livello di alta professionalità), che nella fase dell’acquisizione della lingua soffre di un degradamento della propria posizione nel mercato del lavoro (il cosidetto “skill downgrading”).
Come possiamo interrompere questo circolo vizioso?
Noi offriamo la possibilità di fare il punto delle proprie qualificazioni e competenze, soprattutto alle donne, che hanno una scarsa visione d’insieme del proprio percorso professionale o che non riescono più a costruirsi una prospettiva lavorativa. Le utenti elaborano con noi un profilo delle proprie competenze e una panoramica dei propri interessi e prospettive lavorative, che conferisce loro chiarezza al proprio cv e che permette di individuare linee guida circa gli ambiti e le condizioni lavorative da cercare.
Questa metodologia di approccio viene usata da tutti i consulenti del LernLaden. Anche se la consulenza con me può svolgersi (comodamente) in italiano, molte donne trovano comunque interessante e arricchente poter ricevere una consulenza in inglese o tedesco. Ed io incoraggio tutte le donne che hanno una conoscenza base del tedesco a richiedere una consulenza con uno dei miei colleghi in tedesco o inglese.
RDB: Quante consulenze sono state registrate a donne italiane a partire dal 2014? Che percentuale sono rispetto a tutte le consulenze del LernLaden di Neukölln? Quali sono invece i numeri negli altri LernLäden di Berlino?
LernNetz Berlin-Brandenburg e.V: Nei LernLäden sono state offerte consulenze a 244 utenti di origini italiane. La maggior parte delle consulenze sono offerte dalla consulenza mobile del LernLaden di Neukölln, che grazie alla consulente di madrelingua italiana può ovviamente rivolgersi a questo gruppo. La percentuale delle donne è superiore al 50% degli utenti totali.
RDB: Quali sono le problematiche più frequenti delle donne italiane che usufruiscono della consulenza? In base a quali criteri un caso viene “chiuso con successo”? E quanti sono?
CP: Le tematiche maggiormente affrontate durante le consulenze successive alla migrazione riguardano l’orientamento nel mondo del lavoro, la ripresa del lavoro dopo il congedo parentale o quale percorso seguire una volta terminati gli studi, successivamente alla conclusione di un corso di lingua. Per molte donne è difficile trovare un posto di lavoro adeguato alle proprie qualificazioni e alle posizioni ricoperte nel paese di origine.
Noi seguiamo quelle donne che dopo un corso intensivo di studio della lingua tedesca, decidono di iniziare il processo di riconoscimento delle qualifiche professionali o accademiche ottenute nel paese di origine. Questa procedura permette alle donne di richiedere una certificazione e una valutazione del ministero tedesco. A Berlino ci sono degli uffici di consulenza che si occupano esattamente di questo. Questo l’indirizzo dell’ IQ-Netzwerk: http://www.berlin.netzwerk-iq.de/1147.html a cui rivolgersi per prenotare una consulenza. Presso la Otto Benecke Stiftung e.V. si puó richiedere una consulenza in Italiano: E-Mail: ZEA-Berlin@obs-ev.de; Indirizzo: Kaiser-Friedrich-Straße 90, 10585 Berlin (U-Bhf Bismarckstraße); Tel.: 030-3450569-0 (Appuntamenti prenotabili dal Lun. al Ven. dalle 9 alle 13 e dal Lun. al Gio. dalle 14 alle 16)
Nel corso delle mie consulenze ho spesso osservato, che alcuni utenti sono difficilmente motivabili a continuare a studiare la lingua tedesca dopo aver conseguito un livello B2, magari per arrivare ad un C1. Ovviamente un certificato non sostituisce lo studio personale né conferisce un’impressione esatta dell’effettiva padronanza della lingua. Per questo cerco sempre di consigliare, oltre all’acquisizione di un certificato di lingua e il superamento degli esami, anche un’intensa esercitazione quotidiana in contesti lavorativi. A Berlino ci sono molti corsi e seminari, che possono ampliare la padronanza della lingua e il suo utilizzo proprio a partire dal livello B2.
Un altro punto importante durante le consulenze riguarda i contatti con gli uffici e in particolare con l’Agentur für Arbeit e il JobCenter. Cerchiamo infatti di spiegare agli utenti come siano strutturati questi uffici, che obiettivi abbiano e quali possibilità offrano. Per esempio è importante sapere che entrambi gli uffici possono finanziare un corso di perfezionamento attraverso dei buoni per la formazione (i cosiddetti:„Bildungsgutschein“). Tali corsi devono però avere una rilevanza per l’ingresso nel mondo del lavoro del richiedente. Insieme all’utente elaboriamo dunque un percorso di qualificazione, cerchiamo i corsi di perfezionamento e prepariamo il colloquio con l’ufficio corrispettivo. Prima di mettersi in contatto con tale ufficio è importante e necessario conoscere i propri diritti e doveri e cercare sempre di avere un testimone presente durante i colloqui, che possa ascoltare e all’occorrenza rivolgere domande specifiche in tedesco.
A Berlino ci sono molte associazioni che si occupano di consulenza sociale rivolta ai migranti, cosi come siti internet che informano gli utenti sulle leggi sociali tedesche. Ecco alcune delle associazioni che offrono informazioni anche in italiano:
AWO Arbeiterwohlfahrt Landesverband Berlin e.V. /Fachstelle für Integration und Migration Neukölln – Donaustraße 113 | 12043 Berlin / Tel +49 30 623 10 68 heike.stapel@awoberlin.de; www.awoberlin.de
Zentrum für Migration und Integration; Stettiner Straße 12 – 13357 Berlin Tel: 030/666 439 0 / Telefax: 030/666 439-10; E-Mail: zmi@awoberlin.de Diakoniewerk Simeon gGmbH/ Migrationsberatung für erwachsene Zuwanderer Nord-Neukölln / Morusstr. 18 A – 12053 Berlin Tel.: 030 682477-14/18/19 (Ma 10 – 13 e Gio: 14 – 17)
Caritas Erzbistum Berlin-Migrationserstberatung Berlin-Spandau (MEB) – Hasenmark 3 -13585 Berlin; Tel: +49 30 66633611 / s.pavlina@caritas-berlin.de
Pangea-Haus/ kontakt[at]pangea-haus.de
Jugendmigrationsdienst – Tel (030) 88675172; Migrationsberatung für Erwachsene – Tel (030) 88628427; Trautenaustr. 5 – 10717 Berlin; Tel.:(030) 49306321
Un altro passaggio nel processo di consulenze è il miglioramento e la correzione delladocumentazione relativa alla candidatura (chiamata “Bewerbung”). Le correzioni o la traduzione di queste non sono compiti del LernLaden. Esistono invece degliSchreibbüro che offrono tali servizi gratuitamente. Ecco un paio di indirizzi:
Schreibbüro – Zukunftswerkstatt Köpenick gGmbH (http://www.wegweiser-aktuell.de/berlin/firma/128666_schreibbuero-zukunftswerkstatt-koepenick-ggmbh.htm )
agens e.V.- Interkulturelles Kompetenzzentrum für Neukölln. Glasower Straße 60 – 12051 Berlin (U-Bhf. Grenzallee) Tel.:600 348-30 Orari di apertura: Lu – Gio: 9-16; Ve: 9-13
pro futura – Schreibstube und Beratungsbüro. Lahnstraße 52 – 12055 Berlin (S- und U-Bhf. Neukölln) Tel.:56 82 37 93. Orari di apertura: Lu – Ve: 8-16 e su appuntamento
Bewerbungscenter FiDeJo – Groß-Berliner Damm 71 – 12487 Berlin-Treptow. Tel.:75 46 20 23 (Da S-Bhf Schöneweide o S-Bhf Adlershof con l’autobus 163 fino a Landfliegerstr.). Orari di apertura: Lu e Me 9-15; Ma e Gio 9-18, aggiornamento ad aprile 2015)
Schreib- und Informationsbüro – Boschweg 13, 12057 Berlin (5 OG ). Lu-Ve 9-13; Tel.: 030/ 23 91 40 46
I centri di consulenza rivolti solo alle donne sono raggiungibili attraverso la FIONA-Infoline: Tel. 0180 –113.46.62 (3,9 Cent al minuto da linee fisse tedesche, da Lu a Ve 10-16)
Infine anche il mettere su un’attività in proprio è un tema che affrontiamo nel corso delle consulenze alle migranti. Sia nel caso in cui si voglia intraprendere una piccola attività indipendente o un lavoro su commissione, deve essere richiesto uno Steuernummer(partita IVA), pagare i propri contributi assicurativi (assicurazione sanitaria, contributi della pensione, assicurazione per la responsabilità civile ed eventualmente per assicurarsi in caso d’invalidità) e per la seguire la contabilità dell’attività, così da poter essere in ordine con le scartoffie burocratiche 😉
Questa fase di fondazione si definisce „Existenzgründung“ e a Berlino esistono molti corsi che preparano gli utenti a diventare liberi professionisti. Anche per questo genere di consulenza le donne possono rivolgersi alla FIONA-Infoline (come sopra) o chiedere di eventuali workshops in lingua inglese che spiegano anche il funzionamento burocratico delle assicurazioni sanitarie – le Krankenkasse – ed aiutano nella registrazione (ad una delle assicurazioni sanitarie statali), nella registrazione al fondo pensionistico e sociale riservato alle artiste (laKünstlersozialkasse) http://www.inboundmedia.de/english-version.html
In ambito culturale vengono offerte informazioni e consulenze presso questo sito della città di Berlino: http://www.creative-city-berlin.de/de/ E per le artiste che intendono lavorare in Europa, ecco il portale „international mobile Künstlerinnen und Künstler”http://www.touring-artists.info/home.html
Il sito del Gründungsnetzwerk Berlin (http://www.gruenden-in-berlin.de/) offre informazioni anche in inglese relative al „Projekt der Industrie- und Handelskammer Berlin, Handwerkskammer Berlin, Investitionsbank Berlin und der Senatsverwaltung für Wirtschaft, Technologie und Forschung“ sulla possibilità di iniziare un’attività lavorativa in proprio. E per finire un paio di siti in inglese:
General information in English on starting a business in Germany can be found here on the pages of the Federal Ministry of Economics (http://www.existenzgruender.de/EN/Home/inhalt.html). A special advisory service for foreign enterprises and investors in Berlin is provided by the Business Welcome Service, a joint service of the IHK Berlin (chamber of commerce https://www.ihk-berlin.de/recht_und_steuern/Aufenthaltsrecht/Business_Welcome_Service/2253160) and the Ausländerbehörde Berlin (immigration and registration office).
More information on start-ups in Berlin, including legal forms and business plan, formalities and registrations, insurance and financing offers, can be found in English in the “Success start-ups in Berlin brochure of the Berlin Government (http://www.gruenden-in-berlin.de/fileadmin/user_upload/downloads/Erfolgreich_Gruenden_in_Berlin_englische_Ausgabe.pdf) or in the brochure of the IHL Berlin (https://www.ihk-berlin.de/blob/bihk24/international/downloads/2252746/753eabc57b9cbc1158c2e467a52556ac/Starting_a_business_in_Berlin-data.pdf).
Berlin’s subsidy guide for business and start ups (http://www.ibb.de/desktopdefault.aspx/tabid-62/216_read-8145/) offers information on financial aid and programs. See more at: http://www.gruenden-in-berlin.de/#sthash.5kOAQl7j.dpuf and http://www.ibb.de/desktopdefault.aspx/tabid-62/216_read-8145/
For a detailed perspective on Berlin’s digital economy, please have a look into thelatest start-up manual. http://www.berlin.de/sen/wirtschaft/
The following Berlin-based institutions offer advice in English: See all institutions offering advice in English (descriptions are in German) http://www.gruenden-in-berlin.de/beratung.html?tx_servicefindergib_pi1%5bfilter1%5d=0&tx_servicefindergib_pi1%5bfilter2%5d=0&tx_servicefindergib_pi1%5bfilter3%5d=19&tx_servicefindergib_pi1%5bfft%5d=&tx_servicefindergib_pi1_submit=Go
See more at: http://www.gruenden-in-berlin.de/#sthash.5kOAQl7j.dpuf
RDB: Quali sono secondo te le informazioni di base e i passaggi indispensabili per l’inserimento nel mondo del lavoro, che ReteDonne Berlino può raccogliere e diffondere per meglio informare le italiane da poco arrivate a Berlino?
CP: Prima di tutto è consigliabile informarsi, prima del viaggio, sulla nazione e la città in cui si intende migrare, e la relativa situazione del mercato del lavoro; dopodiché è opportuno seguire un corso di lingua. Nell’epoca di internet le donne sono sicuramente in grado di distinguere superficiali fonti di dicerie (blogs e fori) da siti di istituzioni e dei centri di consulenza professionali, per poter prendere le decisioni migliore e pianificare il soggiorno. In seguito si deve fare assoluta chiarezza sulle proprie motivazioni e gli obiettivi connessi alla migrazione, (p.e. un “non voglio più stare in Italia” non è un motivo sufficiente: “perché Berlino?”)
Queste sono le basi per poter muovere un primo passo con successo e senza ostacoli (nessuna migrazione è priva di difficoltà!)
È sicuramente di aiuto far riconoscere le qualifiche professionali e accademiche in Germania. Negli ultimi tempi nella richiesta ufficiale per il riconoscimento è possibile utilizzare i documenti originali in italiano senza far fare le traduzioni giurate. Chi già conosce il tedesco, può visitare direttamente la pagina http://anabin.kmk.org e ricercare la traduzione tedesca del proprio grado e titolo di studio, che può essere presentata durante la consulenza o spedita insieme alla richiesta ufficiale.
Nel CV ricordarsi di NON utilizzare la traduzione tedesca dei propri titoli di studio, perché in Germania è passibile di multa. Si deve invece utilizzare invece il titolo in lingua originale (per esempio “Dottoressa in Sprachwissenschaft” oppure “Laurea specialistica in…”) seguito tra parentesi dalla traduzione tedesca (che trovate nel sito dell’Anabin) oppure in questa forma (vgl. Diplom in Sprachwissenschaften) tra parentesi.
Chi ha già avuto esperienze professionali in Italia, deve ricordarsi di portare con sè delle lettere di referenze dei datori di lavoro. Anche se questo non è di prassi in Italia, è sufficiente un documento su carta intestata dell’azienda, dove viene indicato l’incarico rivestito e le relative competenze e una valutazione (breve e positiva) delle mansioni svolte. In seguito le lettere saranno tradotte e inserite nella cartellina della candidatura. (chiamata “Bewerbungsmappe”) Infatti quando per una candidatura si richiede l’”Anschrieben” (la lettera di motivazione) e le “Bewerbungsunterlagen” ci si riferisce proprio ai certificati delle qualifiche (Diploma di laurea, etc.) e le lettere di referenza degli ex-datori di lavoro (“Arbeitszeugnisse”).
Come si può avere un’impressione del mercato del lavoro?
Non è semplice, ma inizierei appunto col capire le qualifiche necessarie al mio ambito o alla mia professione (http://berufenet.arbeitsagentur.de/berufe/index.jsp).
Questa banca dati dell’Agenzia del lavoro mostra (talvolta anche con video in inglese) quali competenze e qualifiche debbano avere determinati professionisti, quali corsi e university of applied sciences o accademie (FachHochschulen) offrano tali qualifiche e se si tratta di una Ausbildung (corso di formazione professionale), un FachHochschulstudium (studio parificato ad una accademia o università) o una Weiterbildung (corso di perfezionamento). Su questa pagina sono elencate anche le piattaforme specifiche per ogni categoria professionale per la ricerca di posti di lavoro o di formazione professionale (Ausbildungsplätze).
Vorrei rivolgere un ultimo consiglio alle donne tramite questa intervista: decidete in modo consapevole, se e per quanto tempo volete svolgere uno stage non retribuito (kostenloses Praktikum). La qualificazione professionale in Germania è molto più pratica e pragmatica rispetto all’Italia. Qui gli studenti svolgono degli stage già durante le scuole superiori. Molte donne migranti hanno un alto livello di formazione, ma purtroppo, una volta acquisita conoscenza della lingua, devono rimediare alla mancanza di esperienze pratiche se vogliono essere competitive sul mercato del lavoro. Ci sono dunque alcune alternative, oltre ad uno stage, per raccogliere esperienze pratiche:
– potete svolgere attività di volontariato nel tempo libero
– a qualsiasi età potete svolgere il servizio civile (Bundesfreiwilligendienst/http://www.bundesfreiwilligendienst.de/) anche in ambito culturale, sportivo o ambientale
– potete assistere ad una giornata (o settimana) lavorativa in azienda, senza lavorare (Hospitation): un’occasione per osservare come lavorano i colleghi; poi decidere se volete presentare una candidatura per quell’incarico.
– potete svolgere un corso di perfezionamento o iniziare un percorso di qualificazione con stage finale incluso.
– potete iniziare a lavorare tramite un’agenzia interinale per raccogliere esperienza.
Tramite queste risposte, spero di aver offerto consigli utili a tutte le donne che ci leggono, alle quali auguro: viel Erfolg in Deutschland! Gent.lissime Lisa Mazzi e Tania Tonelli, vi sono molto grata per la vostra attenzione e la collaborazione di tutta ReteDonne Berlino!